giovedì 8 dicembre 2016

La chiamata alle armi

Durante i 4 anni della Grande Guerra vennero arruolati in Italia 5'900'000 uomini, e non è difficile realizzare che quelli che davvero volevano farlo erano una piccola minoranza. A livello statistico si osserva che questa chiamata alle armi colpì più dell’80% delle famiglia italiane e che la maggior parte dei soldati di prima linea erano contadini, giovani e, forse in maggioranza, analfabeti.

La chiamata alle armi prevedeva un iter molto meccanico: documentazione, visita di leva ed arruolamento. Quando ancora l’Italia viveva il suo “tempo di pace” le famiglie dei ventenni si videro recapitate a casa alcune lettere di “cortese richiesta di sottoporsi a visita di leva”.

 Orde di baldi giovani impacchettarono quattro vestiti e un paio di scarpe e si diressero verso i capoluoghi di provincia per sottoporsi alla visita di leva. Erano richieste, più del resto, un’altezza minima di 154 cm e un giro-torace di 80 cm; si richiedeva poi un livello accettabile di agilità e l’assenza di condizione mediche di tipo psico-fisico. Una volta ottenuto il timbro di approvazione sul proprio libretto destinato a sbiadirsi i neo-soldati cominciarono ad imbastire le fila dell’esercito.
L’idea di una guerra imminente rimbombava nelle menti di quei tanti giovani italiani che lasciarono la loro vita comune per dedicarsi alla Naja (Probabilmente derivato dal veneto Te-Naja – inteso come tenaglia o morsa).


Alcuni uomini optarono per l’obiezione di coscienza ma dopo che uno di loro, il testimone di Geova Remigio Cuminetti, venne processato per vilipendio allo stato questa pratica risultò ancora più sconsigliata. Rimasero così, come unici “esclusi”, coloro che venivano diagnosti
cati come incapaci morali o fisici e, in minor parte, coloro che si appellavano al diritto allo studio o alla professione ai fini di sussistenza propria e/o familiare.



All'indirizzo http://www.cadutigrandeguerra.it/ è disponibile un portale online per la ricerca dei nominativi dei soldati italiani della Grande Guerra, tratti dai grandi registri di arruolamento e dei caduti.

tratto e adattato da:
www.ilpalio.org
www.storiacontemporanea.eu
www.valgame.eu

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